La sua naturale collocazione è l’impianto di compostaggio, che, con un processo controllato, trasforma tale rifiuto in fertilizzante.
È importante raccoglierlo in maniera differenziata perché, se smaltito in discarica, oltre a perdere le sue innate caratteristiche ottimali per la fertilizzazione, crea anche notevoli problemi ambientali. È inoltre fondamentale raccoglierlo in buste di materiale compostabile perché altrimenti il materiale organico contaminato sarà difficilmente recuperabile.
Scarti di cucina, avanzi di cibo, alimenti avariati, gusci d’uovo, scarti di verdura e frutta, fondi di caffè, filtri di thè, piccoli pezzi di legno, fiori recisi e piante domestiche, pane vecchio, salviette e tovaglioli di carta, ceneri spente di caminetti, piccole ossa, conchiglie e lische di pesce. Tutto ciò che è di origine vegetale o animale.
Pannolini, assorbenti, capsule di caffè e tutto ciò che non è vegetale o animale.
Con 3 kg di rifiuto umido si produce 1 kg di compost
N.B.: Utilizzare esclusivamente i sacchetti compostabili (acquistabili presso tutti i supermercati). Si possono utilizzare anche buste di carta o il contenitore senza sacchetto.